Le coordinate del paradiso della sostenibilità: le Valli di Comacchio
Le Valli di Comacchio, originatesi circa nel X secolo a causa dei fenomeni di subsidenza e di impaludamento della zona costiera, si estendevano per una superficie di circa 73.000 ettari.
Inizialmente erano valli di acqua dolce, formatesi dai ricorrenti allagamenti e straripamenti dei fiumi vicini, poi a partire dal secolo XVI secolo vennero infiltrate progressivamente dall'acqua marina dell’Adriatico. Questo fenomeno comportò la loro trasformazione e la definitiva nascita delle valli d’acqua salmastra.
Oggi le Valli di Comacchio sono estese per circa 12.000 ettari e comprendono 4 valli: Lido di Magnavacca, Fossa di Porto, Valle Campo e Fattibello. A nord si trova, separata da una striscia di terra, la più piccola Valle Bertuzzi.
Ecosistema unico e particolarissimo, fatto di acqua a perdita d’occhio, in un equilibrio sottile in cui ogni elemento racconta storie di pesca.
Questo straordinario sito naturalistico è stato dichiarato Zona umida d’importanza internazionale dalla Convenzione Ramsar, e dall’Unione Europea Sito di interesse comunitario e Zona di protezione speciale per la conservazione degli uccelli. Scarsa profondità e acqua salmastra la rendono un paradiso sostenibile per naturalisti, biologi, scienziati, turisti e birdwatchers interessati alla sua biodiversità.
Per la vegetazione spontanea la sopravvivenza in un ambiente così salato è molto difficile, quindi le specie sono relativamente poco numerose e assai specializzate. Le piante più comuni sono la salicornia e il giunco marittimo.
Per quanto riguarda la fauna, che i fenicotteri vi abitino lo sapete già. Le nostre valli sono però habitat di molte specie di uccelli acquatici, per la precisione si parla di oltre 320 specie censite. Le più facilmente avvistabili sono: avocette, spatole, volpoche, cavalieri d´Italia, aironi bianchi e cenerini e i martin pescatore.
Elemento importantissimo delle Valli sono inoltre le saline. Fin dai tempi più antichi il sale, frutto di depositi spontanei, veniva estratto nell'area limitrofa al canale Logonovo che divide Lido degli Estensi da Lido di Spina. Questa attività tanto remunerativa fu la causa di numerose guerre contro Venezia e lo Stato Pontificio. Estesa per oltre 600 ettari l’antica Salina di Comacchio oggi è in disuso ma mantiene ancora l’impianto realizzato in epoca napoleonica a testimonianza del ruolo rivestito da Comacchio fin dall’antichità.
Insomma, nelle Valli di Comacchio, lontano dalla frenesia, vi immergerete in una natura incontaminata. La vostra sarà un’esperienza in cui muoversi a ritmo lento e passo leggero per consentirvi non solo di rispettare l’equilibrio naturale, ma anche di entrare in sintonia con questo paesaggio sospeso nell’acqua.
Noi vi consigliamo di pedalare ;)
Siete pronti a unirvi a noi?
Foto di Luigi Bellini.
Angolo dei curiosi:
In questa zona è ambientato il romanzo di Renata Viganò L'Agnese va a morire e vi sono stati girati inoltre i film La donna del fiume con Sophia Loren e Bambola con Anita Ekberg e Valeria Marini.
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